Civita di Bagnoreggio (VT) – La città che muore

Civita è una frazione del comune di Bagnoregio (VT) nel Lazio – Italia, è considerato uno dei borghi più belli d’Italia, famosa per essere denominata La città che muore“.

Si trova nella valle dei calanchi un’area situata tra il lago di Bolsena e la valle del Tevere a circa 100 Km da Roma e fu fondata dagli Etruschi 2500 anni fa.

Abitata da sole pochissime persone (sembrerebbero una decina) e situata in posizione isolata ed è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale, in cemento armato, costruito nel 1965. Il ponte può essere percorso soltanto a piedi.

La causa del suo isolamento è la progressiva erosione della collina e della vallata circostante, che ha dato vita alle tipiche forme dei calanchi e che continua ancora oggi, rischiando di far scomparire la frazione, per questo è chiamata anche “la città che muore” o, più raramente, “il paese che muore”.

Il territorio infatti è costituito da due formazioni distinte per cronologia e tipo. Quella più antica è quella argillosa, di origine marina e costituisce lo strato di base, particolarmente soggetto all’erosione. Gli strati superiori sono invece formati da materiale tufaceo e lavico. La veloce erosione è dovuta all’opera dei torrenti, agli agenti atmosferici, ma anche al disboscamento avvenuto nel passato.

Il problema dell’erosione era già nota all’epoca degli Etruschi. Quindi misero in atto alcune opere che avevano il preciso scopo di proteggere Civita dai terremoti e dagli smottamenti, arginando fiumi e costruendo canali di scolo per il corretto deflusso delle acque piovane. I romani ripresero le opere dei loro predecessori, ma dopo di loro queste furono trascurate ed il territorio ebbe un rapido degrado che portò, infine, all’abbandono del centro abitato.

Del periodo etrusco rimangono molte testimonianze: di particolare suggestione è il cosiddetto “Bucaione”, un profondo tunnel che incide la parte più bassa dell’abitato, e che permette l’accesso, direttamente dal paese, alla Valle dei Calanchi. In passato erano inoltre visibili molte tombe a camera, scavate alla base della rupe di Civita e delle altre pareti di tufo limitrofe che purtroppo furono in gran parte fagocitate, nei secoli, dalle innumerevoli frane.

Il S.S. Crocifisso di Civita

Il giorno del venerdì santo avviene il più sentito appuntamento della cittadina di Civita, quando all’interno della Chiesa di San Donato, durante una commovente cerimonia, viene deposto il S.S. Crocifisso il quale viene adagiato su una bara per trasportarlo all’interno della secolare Processione del Venerdì Santo di Bagnoregio. La leggenda vuole che durante un’epidemia di peste che nel 1499 riguardò tutto il territorio intorno a Bagnoregio, il Crocifisso abbia parlato ad una Pia donna, la quale si recava ogni giorno al cospetto della venerata Immagine chiedendo con le sue preghiere che avesse fine lo strazio. Un giorno, mentre la donna pregava “il Cristo”, udì una voce, che la rassicurava e la avvertiva che il Signore aveva esaudito le sue preghiere e che la pestilenza avrebbe a breve avuto fine, come puntualmente avvenne dopo qualche giorno contemporaneamente alla morte della Pia donna.

Da Wikipedia

Civita
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